Aiutiamolo!
lug 282022Ci sono dei momenti nella vita in cui bisogna arrendersi di fronte a un grave stato confusionale del nostro avversario, e in quei momenti bisogna dimenticare tutti i nostri rancori e giocarsi la carta della comprensione e della solidarietà... In questo periodo così complicato uno dei nostri politici più autorevoli deve aver perso il lume della ragione e noi abbiamo il dovere di aiutarlo nei limiti delle nostre possibilità, anche con delle preghiere o magari anche col solo pensiero se necessario. Qui sopra lo abbiamo visto oggi tristemente vaneggiare nell'inventarsi un presunto complotto Russo per far cadere il Governo Draghi, l'ultima delle sue numerose e farneticanti ipotesi complottiste, ma di seguito lo vedremo purtroppo in un'altra fase delirante alla ricerca di sostenitori con "gli occhi di tigre".
Purtroppo in questi casi spesso si deve assistere anche a episodi di scherno e di pubblica umiliazione, ecco un bruttissimo esempio in cui questo stesso personaggio, nonostante il suo evidente stato confusionale, viene apertamente deriso in diretta TV da una sua convinta sostenitrice (e meno male che si tratta di una sostenitrice).
E invece (di seguito) egli mostra un profondo stato di angoscia nel dover annunciare la pressante necessità di stringere presto delle alleanze con altri scomodi personaggi coi quali è stato costretto a convivere negli ultimi anni, gente di dubbia fama e di solito poco incline alla ragione che però lui vorrebbe guidare in qualche modo verso un pensiero comune, un pensiero democratico e progressista, al quale egli si sente di appartenere soltanto perché da molti anni ripete di continuo queste due parole che purtroppo si sono ormai concatenate nel suo cervello e che vengono pronunciate ossessivamente in ogni occasione di confronto che egli condivide con altra gente: democratico e progressista, progressista e democratico, democratico e progressista, progressista e democratico... e così di seguito, di giorno e di notte, le ripete in continuazione, all'infinito, come una nenia infantile, forse a causa di un lungo e penoso calvario che si è trovato a sostenere nel corso della sua adolescenza, chissà. Una volta faceva lo stesso con le espressioni "ius soli" e "ius scholae", la prima quando diventò segretario al posto di Zingaretti, la seconda fu la sua recente trovata prima della caduta del Governo già agonizzante, ma quella era un'altra faccenda, si tratta evidentemente di un altro trauma che lo aveva tristemente afflitto in passato e che dev'essere riaffiorato all'improvviso.
Eppure lui non rinuncia affatto alla sua leadership, anzi si propone come "il front runner" della sua coalizione, nonostante la totale indifferenza dei suoi ex alleati in questo momento per lui così difficile, un periodo nero che lo sta attanagliando e che lo costringe a una indecorosa ancorché inutile esistenza, quale quella di un uomo fortemente provato e represso, un povero derelitto senza alcun futuro che sarà presto condannato all'oblio.
Voglio fare un appello a tutte le istituzioni umanitarie presenti in Italia: aiutatelo, vi prego! E se lo incontrate non contradditelo, mi raccomando, anzi assecondatelo, ma allo stesso tempo sostenetelo, cercate di venirgli incontro, di essere sensibili alle sue sofferenze e magari usate con lui delle parole buone, delicate, gentili... Ricordatevi che si tratta di un caso umano. E' veramente triste dover assistere a un epilogo così devastante per un uomo che sta cadendo come uno straccio dritto dritto verso l'inevitabile parabola discendente del suo percorso politico, un atroce baratro senza vie di scampo, e chi lo avrebbe mai detto che il colpaccio di Renzi del gennaio 2014 ("Enrico, stai sereno") riducesse così quest'uomo... Che peccato!