Il petrolio come una droga
apr 182016Il petrolio si sta esaurendo, così come il gas naturale (metano). Non sono io a dirlo, e nemmeno gli ambientalisti, lo dicono gli scienziati che hanno studiato a lungo questo fenomeno. Quindi prima o poi saremo costretti a trovare nuove forme di energia per coltivare il nostro benessere, avevamo l'occasione di iniziare a farlo anche noi italiani domenica scorsa ma questa occasione l'abbiamo sprecata miseramente con il nostro "non voto". Abbiamo regalato un futuro incerto ai nostri figli e soprattutto ai figli dei nostri figli. Ma quegli italiani che domenica hanno preferito andare al mare o a fare una gita fuori porta invece di esercitare un sacrosanto diritto costituzionale, evidentemente non sanno che non sono solo i nostri mari ad essere in pericolo per colpa delle estrazioni di combustibili fossili dal sottosuolo.
Il vero pericolo si chiama "shale gas", o anche "shale oil", ovvero il gas naturale e il petrolio estratto con la tecnica del "fraking" ovvero la frantumazione delle rocce del sottosuolo. Nessuno se ne è accorto ma questa tecnica è arrivata anche in Italia da molti anni, in particolare in Emilia Romagna dove già si sono visti gli effetti nel maggio del 2012 quando una serie di terremoti "imprevisti" hanno causato molti miliardi di euro di danni, 7 morti, una cinquantina di feriti e circa 5000 sfollati. Anche in questo caso non sono io a dire che questa serie di terremoti siano una concausa delle continue trivellazioni, sono molti scienziati che sostengono questa tesi. Nessuno ha mai detto che questi terremoti non si sarebbero mai verificati se non fossero state concesse licenze per le trivellazioni in Emilia, ma quasi certamente l'opera dell'uomo ha accelerato moltissimo questi eventi naturali.
Per chi non conosce la tecnica del "fraking" c'è un bel servizio che ne parla e che ho deciso di riportare in questo articolo. Vi suggerisco di dargli un'occhiata:
Negli Stati uniti questa tecnica viene utilizzata correntemente provocando enormi danni ambientali che un certo Josh Fox ha voluto denunciare nel 2010 attraverso un documentario che si chiamava "Gasland", beccandosi così una montagna di querele dalle società petrolifere americane. Peccato per loro che invece era tutto vero e quindi questo Fox ha ottenuto anche una nomination all'Oscar. Purtroppo questo documentario non è stato mai tradotto in italiano, ma su Internet ne esiste una copia con i sottotitoli nella nostra lingua che io Vi invito calorosamente a guardare, anche soltanto per avere una vaga idea del disastro che sta avvenendo oggi negli Stati Uniti.
Oggi il petrolio costa poco solo perché i Paesi Arabi hanno aumentato la produzione in modo considerevole per opporsi alla strategia di estrazione adottata negli Stati Uniti attraverso il "fraking", certamente non lo stanno facendo per farci un favore o per abbassare il prezzo dei carburanti... Ma questa situazione non durerà a lungo e la "frenesia" di voler cercare sempre più petrolio a qualsiasi costo aumenterà, anche nel nostro Paese... Non ce ne siamo mai accorti ma siamo diventati "dipendenti" dal petrolio, né più e né meno di chi vive la propria vita con la "dipendenza" da stupefacenti. D'altra parte però non dimentichiamoci che il petrolio rimane comunque una risorsa naturale molto preziosa e utile per tanti aspetti, siamo noi umani che ne abbiamo abusato e continuiamo a farlo. Preferire un SUV o una vettura di grossa cilindrata a una vettura più sobria ed economica è diventata ormai una prassi a cui nessuno sembra più rinunciare, magari solo per sembrare più "fichi" quando la mattina portano i bambini a scuola, ed è diventato quasi naturale per molte persone mettere dieci o venti litri di carburante in più ogni volta che vanno al distributore... e poi si lamentano quando l'aria in città diventa irrespirabile, si lamentano quando non trovano più la neve per andare a sciare, oppure quando inizia a piovere in maniera incessante per una settimana di seguito causando danni e allagamenti...