The Mozetic Carlo's WEB site

Nel mondo c'è tanta gente che "dice" di saper fare cose straordinarie, ma sono in pochi quelli che le sanno fare realmente...

Ma non bastava la pandemia?

mar 312022

Fino ad oggi non mi sono pronunciato in merito al conflitto in Ucraina perché sarebbe stato troppo complicato scrivere il mio pensiero e nessuno si sarebbe mai sprecato a leggerselo. Però posso dire che le mie idee sono vicinissime a quelle del Prof. Orsini della LUISS, così vicine che ho deciso di collezionarle e di pubblicarne una breve sintesi che troverete di seguito.

L'unica affermazione in cui non mi trovate d'accordo col Professore è quella che inizia al minuto 24:10 e cioè quando lui dice che Putin sarebbe un tiranno... Ecco, per me Putin non è affatto un tiranno e neppure un feroce sanguinario come molti lo hanno dipinto recentemente. E non è nemmeno un aguzzino, un pazzo o un visionario, come invece alcuni leader dei Paesi occidentali hanno spesso dimostrato di essere negli ultimi vent'anni. Per quanto mi riguarda Putin è invece una persona abbastanza equilibrata (e meno male che lo è, altrimenti a quest'ora un altro più fanatico al posto suo ci avrebbe già fatto pentire di essere nati...), e da leader del suo Paese sta solo facendo gli interessi del Popolo russo. E non mollerà la presa per nessun motivo, perché se è arrivato a fare ciò che ha fatto in Ucraina è proprio perché evidentemente non c'erano alternative perseguibili per il suo Popolo e per i suoi sostenitori del Donbass nel breve-medio periodo. D'altra parte quel vergognoso massacro che si protraeva da otto anni nel sud-est dell'Ucraina e sapientemente nascosto da un astuto silenzio stampa non poteva più andare avanti (vedi il "Protocollo di Minsk" che risale al 2014 e del quale sia la Germania che la Francia si erano fatti garanti). Putin ha un piano ben preciso che vuole rispettare fino in fondo, e non ci sarà nessun "mediatore occidentale" che gli farà cambiare idea, di questo ne sono certo. Né le sanzioni e tanto meno il riarmo dell'Ucraina serviranno come deterrente, anzi, potranno solo aumentare il numero dei morti e dei feriti da entrambe le parti con una conseguente dilazione della durata del conflitto, oltre che al suo pericoloso inasprimento.

Cosa avrei fatto io? Non avrei inviato armi in nessun caso, avrei inviato SOLTANTO aiuti, tanti tanti aiuti, umanitari e logistici, cibo, acqua, vestiti, scarpe, coperte, medicine, sacche di sangue, ossigeno, materiale sanitario, ambulanze, tensostrutture, container riscaldati, ospedali da campo, medici, infermieri, volontari e chi più ne ha più ne metta!.. Tutto quello che serve per preservare l'incolumità di civili e militari, e per tutelare anche soltanto una singola vita, perché anche solo una vita è preziosa, ma non avrei mai inviato niente, assolutamente niente che possa continuare a minacciare la vita altrui. E li avrei mandati ad entrambi i Popoli che stanno combattendo in quei territori, senza distinzione di bandiere, sia agli Ucraini che ai soldati Russi, perché chi combatte mettendo a rischio la propria vita sta solo eseguendo degli ordini, e quando ci si ferisce o si muore in un conflitto non esiste una "etichetta" o una "bandiera" che possa distinguere gli uni dagli altri... entrambi hanno il diritto di essere aiutati. Ucraino o Russo un ferito è sempre un ferito, un morto è sempre un morto! E inviare armi come aiuto in un conflitto per sostenere una delle due fazioni può solo portare a un aumento indiscriminato del numero dei morti e dei feriti, di sicuro non favorisce la pace.

Ma anche promuovere pesanti sanzioni non favorisce la pace... Tutte le volte che vedo in TV Mrs. Von Der Leyen che annuncia nuove sanzioni nei confronti della Russia... beh io mi metto a ridere, e lo faccio alla grande pure quando sento parlare delle agenzie di ratings (quelle che piacciono tanto al nostro attuale Premier), ovvero di Standard & Poor's, Fitch e Moody's (o Merrie Melodies, così come li chiamo io) che dedicano la loro inutile esistenza ad affibbiare voti all'affidabilità economica dei singoli Stati per premiarli o per affossarli in base al ridicolo ma spietato giudizio di sconosciuti sedicenti economisti americani, un pò come facevamo noi da ragazzini sulla spiaggia che davamo i voti a tutte le ragazze che ci passavano davanti mentre eravamo svaccati sulle sdraio... Sembrerà un paradosso ma anche noi italiani oggi purtroppo dipendiamo da quei ridicoli voti, e di questo dobbiamo ringraziare calorosamente tutti i nostri precedenti Governi che si sono succeduti da almeno quarant'anni a questa parte e che hanno volutamente spalleggiato quella grandissima fregatura che si fa chiamare "Europa Unita" (uno scherzo, una definizione quanto mai effimera al giorno d'oggi, direi quasi un ossimoro) a cui oggi purtroppo apparteniamo e che, malgrado tutto, continua ad umiliare pesantemente noi italiani in ogni occasione possibile. Sono proprio quei voti che decidono oggi se le cose vanno bene o male in una buona parte dei Paesi nel mondo. E la Russia? La Russia se ne strafrega altamente di quei voti, e lo ha dimostrato con le nuove disposizioni sui pagamenti del gas... Non si può pensare di intaccare l'economia russa con i voti attribuiti da quattro mediocri economisti di oltreoceano, nemmeno lontanamente, così come non si può pensare di fiaccarla oltremodo con delle sanzioni, per quanto pesanti queste possano essere. Per farvi un'idea più precisa prendete un mappamondo e guardate quant'è grande l'estensione del territorio russo; poi paragonatela a quello europeo e a quello americano e vi renderete conto da soli di quanto oggi siano ridicole e insensate le affemazioni di tutti i Paesi occidentali nei confronti della Russia, incluso il nostro. Affermazioni così offensive, arroganti e pretestuose che farebbero incazzare chiunque, non soltanto Putin, ci vuole veramente poco a capirlo. E secondo Voi sarebbero questi i presupposti per invocare la pace?! Governare un Paese enorme come la Russia o la Cina non è da tutti, ed è proprio questo che le nazioni occidentali fanno veramente tanta tanta fatica a capire...

Nessun soldato ha più ragione o più torto nei confronti del suo avversario, nessuno dei due vince al termine di un conflitto, hanno perso entrambi a prescindere dalle motivazioni, e questo vale sia per chi muore e sia per chi sopravvive! Sono i governi che ordinano le guerre, non i soldati e neppure i generali, noi occidentali di solito non usiamo più le pallottole o i carri armati, siamo abituati ormai a sostenere i conflitti con le sanzioni, feroci sanzioni economiche che affamano i popoli che le subiscono, con tutte le conseguenze che questo comporta (fame, suicidi, terrorismo, malavita, malattie, ecc.). Ma un morto è sempre un morto, e tu che lo ammazzi sei comunque un assassino, sia se gli hai sparato tu in un modo barbaro ma anche se gli hai semplicemente tolto il cibo con cui sfama se stesso e la propria famiglia, un modo subdolo e ignobile che di sicuro non ti rende molto migliore di uno che spara, anzi!.. E dovresti farti schifo lo stesso se lo hai fatto ammazzare da un altro al posto tuo solo perché sfrutti uno che ha fame per fare ciò che non hai il coraggio di fare tu. L'unica differenza è che se tu spari al tuo nemico tu lo ammazzi e basta, se invece gli levi il cibo lo ammazzi lo stesso ma lo fai anche soffrire a lungo prima che lui muore. Ecco, noi burocrati europei siamo diventati dei maestri in questo tipo di stillicidio, una pratica tanto indecorosa quanto disdicevole della quale dovremmo solo vergognarci! Ecco, io sono fiero di essere italiano ma mi vergogno moltissimo del nostro attuale Governo, un Governo che non comunica con il Popolo e che non si confronta in Parlamento, malgrado fosse obbligato a farlo dalla nostra Costituzione; un Governo che in questa fase così delicata assume arbitrariamente un atteggiamento scandaloso e del tutto asservito alle mire espansionistiche occidentali, un Governo assolutamente incapace di creare e sostenere le condizioni minime per promuovere la pace in qualsiasi parte del mondo. Ci vantiamo di essere dei "pacifisti democratici" ma in fondo stiamo solo facendo gli interessi dei più feroci guerrafondai americani, ai quali poco importa quale sarà la fine del vecchio continente in caso di guerra.

Siamo diventati degli esperti nel costruire appositi teatrini mediatici nei salotti della TV al mero scopo di illudere il nostro Popolo, ovvero di orientare il pensiero dei cittadini come più ci piace diffondendo un falso consenso unilaterale, facendo credere loro che la nostra democrazia è meravigliosa in confronto ai barbari regimi totalitari asiatici e orientali, ma poi sotto sotto a quegli stessi regimi noi facciamo la guerra, una guerra infida e spietata, lunga e interminabile, e la facciamo di nascosto approfittando delle più subdole distrazioni che ci vengono in mente. Gli facciamo credere che siamo i loro fratelli e che li vogliamo aiutare vendendogli le nostre armi, e invece in questo modo alimentiamo soltanto i loro conflitti interni con cui quella gente si scanna in continuazione da decenni facendoci sembrare sempre più ricchi e più prosperosi rispetto a loro. Li annientiamo piano piano, mentre sfruttiamo le loro preziose risorse del sottosuolo rosicchiando tutti i pochi margini di sicurezza e di stabilità che quei Popoli si erano faticosamente conquistati nel corso degli anni e con tanto tanto sacrificio. Gli facciamo la guerra sperando che non se ne accorgano, una guerra economica, sporca e silenziosa, finalizzata solo allo sfruttamento di quella gente che noi additiamo sempre come "incivile" e che invece ancora oggi è in grado di combattere molto meglio di noi, con coraggio, con orgoglio, con l'onore e il rispetto del prossimo che invece noi non abbiamo più. Ecco, oggi il Popolo Ucraino vorrebbe unirsi a noi europei per diventare come noi, per diventare degli "illusi democratici filoatlantisti" come lo siamo noi, si stanno facendo sterminare soltanto per questo... e onestamente ancora oggi faccio molta fatica a capire quanto ciò ne valga la pena.

Transizione ecologica, tutta la verità

set 152021

undefined

Finalmente ieri sera qualcuno ha avuto il coraggio di raccontare la dura verità in merito alla tanto blasonata "transizione ecologica" con la quale i nostri politici amano riempirsi la bocca senza avere la più pallida idea, nemmeno vagamente, di ciò che dovrà comportare questa epica rivoluzione ambientale per raggiungere il vero obiettivo di salvare il nostro pianeta. Mi riferisco alle dichiarazioni di due eccellenze del giornalismo italiano, Federico Rampini e Giovanni Minoli, entrambi presenti in studio durante la trasmissione "Stasera Italia" andata in onda alle 20,30 circa su uno dei canali Mediaset e magistralmente condotta come sempre da Barbara Palombelli, ovvero l'alternativa più che dignitosa al "bestiario" serale condotto da Lilly Gruber, una trasmissione TV decisamente penosa e ormai inguardabile, ancorché indecente e palesemente faziosa...

Ebbene, durante uno dei suoi interventi Rampini ha focalizzato l'attenzione su "quanto ci costa" affrontare questa transizione, ma non soltanto in termini economici. L'atroce amarezza di questa "pillola" è già stata "assaggiata" dal Ministro Cingolani che da quando si è seduto alla sua scrivania nel suo nuovo Ministero ha preso seriamente in considerazione l'ipotesi di rivoluzionare le politiche energetiche di questo Paese, ma presto si è accorto che i conti che si era fatto proprio non gli tornavano. Uno dei motivi per cui egli aveva "accennato" recentemente a un possibile ritorno del nucleare in Italia probabilmente è proprio questo, salvo poi scusarsi e correggere il tiro (introducendo la parolina magica "fusione" prima di nucleare) dopo essere stato selvaggiamente ripreso dai "puristi" grillini che su questo tema da molti anni vanno sbandierando moralità divine e assolutamente prive di senso. Infatti la "fusione" nucleare oggi ancora NON ESISTE e molto probabilmente non se ne parlerà prima del 2035, forse, e salvo imprevisti. Ma a questo punto però è meglio che vi vediate subito questa clip che ho estratto dalla puntata di ieri, 14 settembre, di Stasera Italia.

Quello che dice Rampini è che NULLA si costruisce dal NULLA, e cioè che per produrre batterie e celle solari bisognerà necessariamente estrarre grandi quantità di alcuni minerali (terre rare come il litio e il palladio) e tutto questo ha un costo, anche e soprattutto in termini di CO2, ovvero il peggiore di tutti i gas serra, quello stesso gas serra che noi vorremmo ridurre drasticamente. In pratica: quanta CO2 bisognerà immettere nell'ambiente per riuscire ad estrarre tutti quei minerali che serviranno per produrre un quantitativo enorme di batterie e di pannelli solari? Ci avevate mai pensato? Inoltre, non potremo mai fare a meno delle centrali termoelettriche, perché sia il sole che il vento non sono sempre presenti laddove esistono gli impianti per estrarre queste energie rinnovabili e noi non abbiamo ancora studiato un valido sistema di stoccaggio dell'energia per bilanciare queste "carenze" energetiche che possono protrarsi anche per un lungo periodo. E come le fai funzionare le centrali termoelettriche senza i combustibili fossili? D'altra parte abbiamo già detto che il nucleare "pulito" ancora NON esiste!.. E allora che si fa? Torniamo alle centrali a fissione? E poi: supponiamo che domani mattina tutti noi ci trovassimo a disposizione sotto casa una bella auto elettrica nuova nuova per muoverci e viaggiare... Quanta energia elettrica ci vuole per ricaricare quotidianamente le batterie di milioni di vetture elettriche? Come fare per avere a disposizione tutta quella energia per rifornire le nostre auto nuove a zero emissioni? E quando le batterie delle nostre auto saranno esauste, e si dovranno sostituire, chi si occuperà del loro riciclo? E quanto costerà questa operazione anche dal punto di vista ecologico e/o ambientale? E questi super-cervelloni "green", mitomani perversi e ultra-prezzolati soggetti che pontificano fantastici scenari futuri, perché non ci dicono come fare per risolvere questi "piccoli" e "insignificanti" dettagliucci tecnici?!? Questo non è disfattismo, credetemi, questo significa solo essere realisti!.. e non ci vorrà solo un mese, un anno o dieci anni per porre rimedio a tutti i danni che abbiamo saputo infliggere al nostro pianeta nell'ultimo secolo, e chiunque avesse il coraggio di affermare il contrario è un emerito IMBECILLE! Non dico che bisogna lasciare le cose così come stanno, assolutamente, anzi dico che bisogna iniziare seriamente a fare qualcosa per questo nostro povero pianeta, ma se ci facciamo prendere dal panico per rincorrere troppo precipitosamente una vera e propria metamorfosi delle attuali politiche energetiche il rischio è quello di peggiorare la situazione anziché di migliorarla... tutto qui. Dichiarazioni shock come ad esempio: "...dal 2025 solo auto elettriche!", oppure: "...dal prossimo anno soltanto bus a idrogeno!"...ecco queste profonde idiozie lasciamole raccontare ad altri, se è vero che in altri Paesi oggi esistono già le condizioni per iniziare una graduale migrazione verso nuove tecnologie "green" (vedi la Svezia che ha una densità di popolazione ridicola e ha ancora 10 reattori nucleari attualmente in funzione) è altrettanto vero che qui in Italia la strada da percorrere per fare le stesse cose è decisamente molto più lunga e tortuosa. Di sicuro non ci salveranno né i monopattini elettrici né le piste ciclabili ricavate frettolosamente sopra i marciapiedi, l'era delle puttanate galattiche, astutamente concepite da sedicenti ecologisti dell'ultimo minuto ed elargite gratuitamente al Popolo italiano solo per scopi elettorali, è finita da un pezzo!

La verità è che fino ad oggi ci hanno raccontato una scandalosa MONTAGNA DI BALLE, prima o poi saremo costretti a ritornare al nucleare che conosciamo (centrali di quarta generazione, molto più efficienti e sicure di quelle ormai vetuste, ma pur sempre centrali a fissione) per evitare i contunui rincari delle bollette. Perché, volenti o nolenti, ancora oggi dipendiamo dai combustibili fossili e dall'energia elettrica che acquistiamo dall'estero a caro prezzo; essa è prodotta attualmente utilizzando quegli stessi materiali radioattivi pericolosi che noi in Italia abbiamo deciso di non avere e di non utilizzare a partire dal lontano 1987. Eppure siamo circondati di centrali nucleari, alcune di esse si trovano appena dietro ai nostri confini. Voi direte: ma ci vogliono anni per costruire delle nuove centrali nucleari che oltretutto costano pure parecchio... Eh certo che costano tanto, non è una novità, ma offrono anche migliaia di posti di lavoro in più, parliamo di manodopera qualificata, mica uno scherzo! E in ogni caso ci vorrà meno tempo a costruire nuove centrali nucleari a fissione che attendere l'avvento del "nucleare pulito", ovvero le centrali a fusione. E anche se dopo il 2035 si riuscirà ad ottenere una vera e propria "fusione" in un ambito sperimentale prima di realizzare delle vere e proprie centrali termoelettriche a fusione passeranno almeno altri dieci anni... Certo, anche noi in Italia avremo presto delle auto elettriche (cinesi) a nostra disposizione, ma esse avranno sempre dei costi di esercizio e di manutenzione proibitivi, e sarà complicato utilizzarle in Italia senza prima rivedere radicalmente tutte le politiche energetiche di questo Paese. Altro che transizione ecologica! Se continua così i Paesi che oggi ci riforniscono di energia presto ci spolperanno ben bene e ci lasceranno senza un soldo in tasca. Infatti è assolutamente inutile e controproducente "vivacchiare" all'infinito sognando angeli e uccellini danzare insieme sopra delle nuvolette rosa ascoltando i proclami e le belle parole confezionate all'occorrenza dalle varie correnti politiche che mentono spudoratamente solo per raggranellare voti e consensi... In questo caso, credetemi, è MOLTO meglio stare con i piedi ben piantati per terra piuttosto che farsi tentare dalle mere illusioni pirotecniche collezionate ad arte nei talk-show più melanconici e deprimenti come quello di Floris, che ancora ha il coraggio di ospitare personaggi tristi e altamente sgradevoli come la Fornero e che di solito lasciano il tempo che trovano su altre reti televisive, per fortuna... Evviva l'invenzione del telecomando! Intanto prepariamoci alle prossime "sorprese in bolletta", la stangata che sta arrivando in autunno sarà soltanto un piccolo "assaggio"...

Atom

Powered by Nibbleblog